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One Last Time Riding The Wave

Unser College- wie auch Plopp-Spieler Pietro Fellin hat im Rahmen einer Doppelschicht, des “Senior Day Doubleheaders”, in der Nacht von Montag auf Dienstag seine letzten beiden Heimspiele für seine Pepperdine Waves bestritten – und wurde im Anschluss, zusammen mit den anderen Senior Graduates, also jenen Spielern, die nun am Ende ihres Studiums stehen, gebührend gefeiert. Nun warten die letzten beiden Heimspiele der Regular Season auf die Waves, ehe am nächsten Wochenende die West Coast Conference (WCC) Championships steigen werden. Zum großen Ziel haben Pepe & Co. dort die Titelverteidigung in der Conference und die damit verbundene Teilnahme an den US-weiten National Collegiate Athletic Association (NCAA)-Meisterschaften. Wir haben Pietro nach seinen letzten beiden Home Matches erreicht und er hat uns tolle Einblicke in selbige sowie einen Ausblick für die finalen Wochen gewährt. Folgend das Interview in italienischer Sprache, die deutsche Version gibt es hier.

Pietro Fellin (3.v.l.) mit den weiteren Seniors des Men's Tennis der Pepperdine Waves und den beiden Coaches | (C) Pietro Fellin / Pepperdine Waves

PLOPP: Pietro, quali emozioni hai provato ieri al “Senior Day Doubleheader”, alle tue ultime due partite in casa? Erano vittorie speciali? E poi il “Tribute” e il “Send-Off” per te e gli altri Seniors: com’era la giornata?

PIETRO FELLIN: Si, il Senior Day è stato bello. Dovevamo giocare il primo dei due incontri domenica, ma ha piovuto qui e l’abbiamo spostato a lunedì, insieme al secondo – probabilmente per questo c’era anche un po’ meno gente, pero’ comunque era una giornata bella. Abbiamo giocato due partite e centrato due vittorie, io ho vinto tutte le partite che ho giocato, quindi era sicuramente un bel modo di concludere il mio anno in casa. In singolo non ho mai perso in casa quest’anno: quello, secondo me, si va a aggiungere a questa giornata quanto è stata speciale, perchè vincere le ultime due in casa, non aver mai perso in casa…anche quelli in squadra mi reputano come uno dei giocatori più forti, di uno dei principali, insomma, un’icona quest’anno, quindi sono contentissimo ed è stato emozionante. Ci hanno dato dei premi, dei riconoscimenti, delle dediche – hanno fatto un miliardo di foto…una bella esperienza. In quanto a come ho affrontato le partite non ho cambiato niente rispetto al mio solito: ho giocato tranquillo, ho pensato a vincere, ho pensato a essere lì in caso servissi ai miei compagni – e basta, niente di più. Infatti le abbiamo portato a casa e poi è stato bello questo riconoscimento.

PLOPP: Ora le ultime due trasferte da Saint Mary’s (a Moraga) e Pacific (a Angwin) – siete in forma, state andando alla grande. Cercherai di godertele ancora di più del solito, visto che saranno le tue ultime partite in assoluto nella regular season?

PIETRO FELLIN: Si, le ultime partite saranno toste. Siamo in forma, è vero, abbiamo avuto un inizio dell’anno un po’ difficile, adesso abbiamo un po’ preso giro e abbiamo portato a casa delle belle partite. Sicuramente sì, cercherò di godermele, anche se è un momento un po’ difficile perchè questo weekend qui con le trasferte siamo via e quando torniamo abbiamo gli esami. Noi giochiamo venerdì e domenica e lunedì fino a mercoledì ho gli ultimi esami finali, quindi dovrò anche concentrarmi un po’ sullo studio nei momenti morti della giornata. Non sarà la cosa più facile, pero’ sono già stato in quella situazione, quindi so come affrontarla. Pero’ sì, sicuramente cercherò di godermele. Contro Saint Mary’s dovrebbe essere la partita un po’ più tranquilla. Pacific sono da battere, però comunque hanno vinto contro il San Diego, che sono i nostri rivali principali, quindi è una vittoria che ci serve assolutamente, pero’ dobbiamo fare del nostro meglio e dare il massimo come al solito – e sicuramente mi piace l’idea di affrontare una squadra più forte, dove è più difficile vincere perchè ti togli anche qualche soddisfazione in più, quando la porti a casa.

PLOPP: E poi testa al prossimo weekend, quando andranno in scena i WCC Championships?

PIETRO FELLIN: Esatto, giocheremo il primo turno venerdì 26 aprile – se vinciamo contro Saint Mary’s e Pacific saremo la testa di serie numero 2, quindi abbiamo solo semifinale e finale: la prima contro la testa di serie numero 3, chiunque siano, e, in caso di vittoria, la finale sabato 27 aprile – probabilmente contro il San Diego. I Championships sono sempre uno dei momenti più importanti dell’anno perchè possiamo portare a casa un altro titolo, sarebbe il secondo di fila e il terzo mio, quindi sarebbe veramente speciale. Sarà comunque una battaglia tostissima, soprattutto il San Diego ci da’ sempre filo da torcere…ci abbiamo già perso quest’anno nella Conference Season e adesso si gioca per un titolo – e quando ci si gioca per un titolo sono tutti lì che danno il massimo, ovviamente, sono tutti lì che non vogliono mollare un secondo, quindi se sarà quella la finale, sarà sicuramente un bell’incontro in generale, non solo la mia partita, ma anche di tutti gli altri. E, comunque, poi si spera che non finisca lì, perchè la settimana dopo ci sarà l’NCAA Tournament – e adesso, ora come ora, per classifica dovremmo riuscire a qualificarci. Non si sa’ ancora, pero’ siamo messi abbastanza bene – e se vinciamo la Conference, siamo dentro di diritto. Sicuramente un bel torneo da affrontare, i WCC Championships, ma non lo vedo neanche come l’ultimo perchè si spera di far bene, così facciamo anche l’NCAA Tournament – e dopo quello, insomma, sarà il mio addio al tennis del College e la mia fase finale.

PLOPP: Allora in bocca al lupo per queste settimane decisive, speriamo bene! Vi seguiremo ovviamente. Grazie, Pepe: Waves Up!

Das gesamte Herren-Team der Pepperdine Waves nach dem doppelten Heimsieg im Rahmen des "Senior Day Doubleheader" | (C) Pietro Fellin / Pepperdine Waves

Livin’ in America: Pietro Fellin

Malibu, Kalifornien, USA – wir erreichen Pietro Fellin, Südtirols Nummer 3 hinter Jannik Sinner (ATP #4) und Alexander Weis (ATP #300), genau dort, auf dem Campus der Pepperdine University, rund 30 Kilometer westlich von Los Angeles und an der malerischen Westküste der Vereinigten Staaten gelegen. Der 22-jährige Brixner ist aktuell auf Weltranglistenposition 1125 geführt und damit nur vier Plätze von seinem Best Ranking (#1121, erstmals erreicht am 25. Dezember des vergangenen Jahres) entfernt. Aktuell fokussiert er sich jedoch auf seinen Abschluss in der Betriebswirtschaftslehre, der im kommenden Semester zur Tatsache werden soll, sowie auf die Titelverteidigung mit seinem College-Team in dessen Conference. “Pepe”, wie ihn seine Freunde nennen, freut sich sehr über unsere Nachricht und erzählt uns vom (Tennis-)Leben in den Grand Ol’ USA. Der Austausch wurde in italienischer Sprache geführt, weshalb wir sowohl diese als auch die übersetzte deutsche Version (hier zu finden) für euch vorbereitet haben.

PLOPP: Pietro, inanzittutto grazie mille per la tua disponibilità. Ci spieghi come sei diventato un college player?

PIETRO FELLIN: Volentieri. Avendo vissuto un anno in America quando avevo 10 anni sono rimasto affascinato dal mondo sportivo che ho trovato, e ho sempre pensato a tornare prima o poi. Quando ho finito le superiori ero bravino a tennis, e si è presentata l’opportunità di cercare dei college. Poi sono stato molto fortunato a trovare Pepperdine, anche grazie all’aiuto di TS-CollegeTennis [un servizio di consulenza per assistere giovani atleti nella ricerca e scelta dell’università adatta, n.d.r.].

Come ti trovi alla Pepperdine University/a Malibu? Cosa studi? Abbiamo letto che sei un “Senior”, allora stai per finire? Come ti piace la College Life?

Mi trovo benissimo alla Pepperdine University, è un posto meraviglioso, dove si vive bene e posso giocare tanto a tennis. Studio Economia Aziendale, questo è il mio ultimo semestre, a maggio mi laureo. La College Life mi piace; c’è da dire che essendo un atleta non vivo una vita come gli studenti normali, ma posso fare tutto quello che mi piace, quindi non mi lamento.

Appunto, per quello spostiamoci sull’aspetto sportivo, tennistico: giochi nella squadra maschile dei “Pepperdine Waves” – come funzionano i campionati? Esistono delle divisioni e poi dei playoff, come spesso negli USA? Quanto dovete viaggiare per le trasferte? E come state facendo?

Ci sono tre divisioni: Division I, II & III. Noi giochiamo nella Division 1. I due tornei piu importanti dell’anno sono il torneo della Conference, e il torneo NCAA [della National Collegiate Athletic Association, n.d.r.]. La conference raggruppa le università per tipo e area geografica, quindi giochi contro le tue rivali regionali. Il torneo NCAA invece è il torneo assoluto di fine anno tra tutte le squadre migliori in America, è come se fossero i playoff. Questo si svolge al termine della regular-season. In quanto a tutti gli altri incontri, sono decisi dai coach in base ad altri college con cui si mettono d’accordo. Quindi la quantità di viaggi dipende, l’anno scorso abbiamo giocato tanto fuori casa, anche a distanza di tre-quattro ore di volo. Quest’anno abbiamo una nuova squadra e stiamo faticando un po’ in questo inizio, ma sono sicuro che torneremo a far bene presto.

Quali obiettivi hai – con il tuo team all’Uni e soprattutto personali? Dove punti di arrivare nei prossimi anni?

Il nostro obiettivo è di arrivare tra le prime squadre della nazione e di vincere il campionato della nostra conference. Ci siamo riusciti l’anno scorso, e vorremmo ripeterci. Il mio obiettivo personale è di prepararmi al meglio per il professionismo. Penso che il college tennis sia un ottimo modo per diventare un miglior giocatore: il livello è alto, e impari a giocare sotto pressione. Nei prossimi anni punto a giocare ITF e di stabilirmi soprattutto a livello Challenger.